lunedì 11 aprile 2011

Il cambiamento

Il cambiamento si... si cambia quando meno te lo aspetti e quando meno te lo aspetti dici anche che accetti le cose così come stanno. Certo volte i cambiamenti avvengono laddove non vorresti... vorresti che l'Italia cambiasse, che l'Europa cambiasse, che il mondo cambiasse, che l'università cambiasse... ed invece no... cambia sempre quello che non deve cambiare.
Erano un anno e 6 mesi che non ragionavo più da "single" (che brutta definizione, non mi è mai piaciuta), oggi mi sono svegliato e per la prima volta l'ho fatto... si oggi come un anno e 6 mesi fa.
Si perché le cose stanno cambiando, nonostante non stia chiedendo che succeda, però il cambiamento c'è e forse questa volta è inesorabile. Stanchezza, molta si, ma soprattutto voglia di verità e chiarezza... voglia di smetterla di sentirmi il nemico dei suoi amici e di sentire le sue parole e non quelle di altri.
Insomma tecnicamente sono in aspettativa, ma praticamente so già come sta finendo ed è meglio tralasciare i dettagli... questa volta però non convincerò nessuno, voglio parole vere e non lo specchio del mio verbo.
Non so, l'addio me lo immaginavo diverso, anzi diciamo che non me lo immaginavo, per qualche motivo avevo perso di realismo...
Ho dato molto, forse troppo, ho dato me stesso e la mia fiducia, mai così tanto nel resto della mia breve vita... per questo credevo fosse giunto il momento di pace perenne per la mia inesorabile esistenza...
Ma sono giovane ed è giusto sentirmi giovane e davanti ho ancora un po' di decenni, forse 3 stando ai miei ultimi calcoli, ma in ogni caso abbastanza... abbastanza per comprendere meglio cosa voglio.
Con estrema lucidità sto calcolando gli ultimi giorni di questa agonia... ora posso ed è meglio farlo ora che dopo... ora ho tempo per pensare, ora ho tempo da perdere... si perché in fin dei conti di tempo ne ho perso per questa "cosa".
Insomma è la fine e forse la mia lucidità non mi sta facendo rendere conto di questo...
Non ho mai odiato nessuno in vita mia, forse qualcuno lo ha creduto... ma non è vero... certo ora è giunto il momento per prendere il forcone alla mano... Se tutto quello che ho costruito sta crollando, è colpa degli "amici degli amici"... il detto dice "Il nemico del tuo nemico è tuo amico"... ebbene mi domando cosa siano gli amici dei tuoi amici... perché non mi è più così chiaro che siano miei amici... così per lo meno ora non è stato.
Ebbene si avviamoci verso la fine, cerchiamo di mantenere la calma ed un'acuta freddezza... del resto siamo tutti attori in questo mondo che è teatro e ogni giorno non siamo mai noi stessi, ogni giorno parliamo parole di altri e scriviamo il verbo di altri... forse queste stesse parole calme e fredde non sono le mie, forse io penso l'opposto... ma chi lo sa?
"The show must go on"
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sabato 9 aprile 2011

Segni di decadenza

Che questo Paese sia in caduta libera si sa... forse ridondate dirlo, ma diciamolo, perché, soprattutto sui tg e sui giornali, non lo si dice abbastanza.
I segni della decadenza sono tanti, ma quelli più interessanti sono quelli meno banali e che meglio si identificano.
Ieri, in fila alla cassa, raccolgo 10 Euro caduti dal portafoglio di una signora... e ovviamente glieli rendo... non finiva più di scusarmi... Sembrava un'azione impossibile per lei... ed effettivamente in questo Paese mi sa che lo è... Sono piccoli segni che indicano come questo Paese stia andando a rotoli e come la generazione '80-'90 non sia una generazione, perché non è in grado di rendersi dipendente e non è propositiva.
E' il Crepuscolo degli Idei, il 2012 del nostro Paese, la caduta dell'Impero.
Mi è anche capitato di dire pubblicamente che l'Italia va verso il Nord-Africa e l'ho detto non per critica gratuita, ma perché nascondo qualcosa di propositivo in questo, vorrei che tutti prendessero consapevolezza dello schifo che c'è in giro in modo tale che da qua possiamo migliorare... e mi sono preso un raffica di insulti...
Gli Italiani peccano di Onnipotenza, sindrome da Tardo-Impero, ci crediamo forti e bravi, ma quando pensiamo a questo guardiamo alle rovine di una cultura ed una civiltà di secoli e secoli fa, che ormai non ci ricorda nemmeno lontanamente il "Bunga Bunga" dell'Italia degli ultimi decenni.
Sono stufo, davvero stufo, sono tornato in questo Paese da 7 mesi e non vedo l'ora di andarmene... ma non saprei nemmeno dove.
Non sono in grado di spiegare cosa ho visto al di là della "Cortina di Ferro" (in Cina), quando parlo la gente non mi comprende, non capiscono che là c'è un modo diverso di pensare e di nuovo noi Occidentali pecchiamo di onnipotenza, questa volta in pura sindrome post-coloniale.
Sento parlare di oppressione e massacri in Cina, cosa per altro falsa, e sento dire che in Cina non c'è la Democrazia, è vero.
Concordo che la storia Cinese dell'ultimo secolo è permeata da un po' di rosso sangue, ma non concordo nell'attribuire questi atteggiamenti spietati che si sono visti fatti da dittatori Nord-Afrincani (uomini per altro a cui il nostro Paese "ha baciato le mani").
In ogni caso bisogna ammettere, e non lo si fa mai perché siamo convinti di essere i "migliori", che la Cina negli ultimi 20 anni è cambiata di più di qualsiasi altro Paese Occidentale, gli stessi USA, immagine fisso del cambiamento e la flessibilità, è rimasta di fatto ai livelli degli '80.
Inoltre vorrei ricordare a tutti i "gendarmi della democrazia nel mondo" (che sono tutto tranne che gendarmi, perché non sono certo capaci o desiderosi di difendere la democrazia con il forcone, ma con belle parole al vento) che la democrazia non è esportabile così facilmente come credono e soprattutto non è detto che la democrazia sia la forma di governo migliore per un popolo.
Questa frase è senz'altro forte e mi prenderò una serie di altri insulti per questo, ma è vero. La democrazia nacque in Occidente, nel mondo greco, e si sviluppo per secoli e secoli, facendo passare i popoli anche per dittature spietate che si sono rette sulla stessa democrazia (nazismo, fascismo e comunismo ebbero a loro tempo il loro riconoscimento popolare, inutile e banale negarlo).
Il mondo Orientale, la Cina, il Giappone ecc... non ha visto la democrazia e non ha vissuto la nostra storia, mai! La democrazia è frutto di una cultura Occidentale, che, volenti o nolenti, è basata sulla filosofia greco-romana e anche sulle radici islamico-cristiane (è falso dire che l'islam, specie quello Mediterraneo, non conosca la democrazia, visto che hanno dominato per secoli la stessa Grecia)... in Cina tutto questo sta arrivando solo ora e sta arrivando in pillole... perché la Cina, fondata da un popolo incredibilmente paziente, il "bastone e la carota" sono versati passo passo, un po' alla volta... ed è questo che ha garantito la stabilità e continuerà a garantirlo... è per questo che non ci sarà un "Jasmine Revolution".
Dalla Cina sono convinto che sorgerà una nuova forma di democrazia, qualcosa che conterrà del nostro, ma che avrà una enorme fetta di filosofia e cultura Orientale... so bene che la pazienza non è tipica di noi Occidentali, ma vi prego, abbiate pazienza e molta fiducia e vedrete che avranno da insegnarci molto.
Ma dobbiamo innanzitutto riconoscere la diversità culturale e dobbiamo riconoscere il fatto che in Occidente ci sono radici comuni che influenzano, ripeto, pur non volendo, il nostro modo di pensare.
Ma vedo lontani i giorni in cui saremmo in grado di dire che tutte le culture hanno uguale importanza...
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martedì 5 aprile 2011

Primavera dei Popoli

E' ormai primavera.
Una stagione fantastica, che insegna però molto. Un cambio di stagione repentino, un passare dal freddo al caldo che può danneggiare la salute, fiori, bellissimi per carità, che inondano l'aria di polline, colpendo i malcapitati.
Ebbene è la primavera dei popoli del Maghreb e se una volta in Europa di moriva per raffreddore, anche oggi in Nord-Africa questo (metaforicamente parlando ed in qualche caso forse anche realmente) succede in questi mesi.
L'Italia, che al Maghreb è vicino per notevoli ragioni, guarda e non impara.
Fossi oggi a scaldare la sedia nel Parlamento Europeo, credo chiederei per la sostituzione dell'Italia con l'Egitto, perché il nostro Paese oggi merita più di altri di sedere ai vertici dell'Unione Africana.
Per una volta, cari politici, e cari elettori, guardatevi e schifatevi... io mi guardo ogni giorno allo specchio e mi dispiace solo non essere nato in quella Primavera d'Italia che era il Risorgimento... perché all'epoca non avrei avuto da schifarmi di essere Italiano.
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