martedì 5 aprile 2011

Primavera dei Popoli

E' ormai primavera.
Una stagione fantastica, che insegna però molto. Un cambio di stagione repentino, un passare dal freddo al caldo che può danneggiare la salute, fiori, bellissimi per carità, che inondano l'aria di polline, colpendo i malcapitati.
Ebbene è la primavera dei popoli del Maghreb e se una volta in Europa di moriva per raffreddore, anche oggi in Nord-Africa questo (metaforicamente parlando ed in qualche caso forse anche realmente) succede in questi mesi.
L'Italia, che al Maghreb è vicino per notevoli ragioni, guarda e non impara.
Fossi oggi a scaldare la sedia nel Parlamento Europeo, credo chiederei per la sostituzione dell'Italia con l'Egitto, perché il nostro Paese oggi merita più di altri di sedere ai vertici dell'Unione Africana.
Per una volta, cari politici, e cari elettori, guardatevi e schifatevi... io mi guardo ogni giorno allo specchio e mi dispiace solo non essere nato in quella Primavera d'Italia che era il Risorgimento... perché all'epoca non avrei avuto da schifarmi di essere Italiano.

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